La carie è una malattia multifattoriale, e cioè perché si verifichi ha bisogno di più fattori contemporaneamente presenti: presenza di placca batterica per scarsa igiene orale, anatomia macroscopica del dente favorevole al ristagno di cibo (ad es. solchi o fossette profondi sulle superfici masticanti), anatomia microscopica dello smalto ricco di cristalli poco resistenti all’azione destruente della carie, alimentazione ricca di carboidrati e zuccheri semplici.
La malattia cariosa colpisce anche i bambini in tenera età, già dalla comparsa del primo dentino deciduo (da latte), ecco perché è importante conoscere tutte le procedure di profilassi.
La profilassi domiciliare comprende:
Corrette manovre d’igiene orale (eseguite con spazzolini e dentifrici adatti all’età del bambino);
Alimentazione corretta ed equilibrata (con riduzione degli zuccheri semplici e dei carboidrati);
La fluoroprofilassi (gocce o pastiglie di fluoro).
Quest’ultima è un trattamento che consiste nell’applicazione di fluoro sulla superficie dei denti, per migliorare la microanatomia dello smalto, rendendolo più resistente all’attacco acido della placca batterica. Il fluoro, se assunto prima e dopo l’eruzione del dente, lo protegge dalla carie, infatti, entra a far parte della struttura chimica, sostituendosi ai cristalli “deboli ”dello smalto. Sembra inoltre che la presenza e la disponibilità del fluoro nella saliva sia determinante ai fini della remineralizzazione dello smalto nella fase iniziale della carie, come una specie di meccanismo costantemente riparativo che protegge efficacemente dalla carie, i soggetti che assumono costantemente fluoro. Il fluoro viene somministrato, a domicilio, in pastiglie o gocce.
Quando fare la Fluoroprofilassi sui bambini?
Sempre se non si assume il fluoro tramite altre fonti (acque ricche o addizionate di fluoro).
Sarebbe opportuno fare sciogliere lentamente le pastiglie di fluoro in bocca per farle rimanere il più possibile a contatto diretto con i denti.
DOSAGGI CONSIGLIATI:
- 6 mesi – 3 anni: 0,25 mg a giorni alterni
- 3-6 anni: 0,50mg a giorni alterni
- 6-9 anni: 1 mg a giorni alterni
- 0,25 mg di fluoro = 4 gocce
Può essere dannosa la Fluoroprofilassi?
Il fluoro non è un farmaco, non è necessaria la prescrizione del medico e non ha controindicazioni. Può essere assunto da tutti i bambini. Diventa tossico solo a dosaggi molto elevati (oltre 150 compresse al giorno!)
Profilassi professionale
Consiste essenzialmente in due procedure:
- sigillatura dei solchi
- fluroprofilassi alla poltrona
Sigillatura dei solchi
L’opportunità di effettuare questa pratica nasce dall’osservazione che più del 50% delle lesioni cariose si sviluppa sulla superficie masticante dei denti (in quelli con anatomia macroscopica favorente la carie, si nota la presenza di solchi profondi).
Non è semplice tenere pulito il fondo dei solchi e, a volte, è proprio impossibile perché sono così stretti che non ci passano neppure le setole dello spazzolino: lì allora si accumulerà placca e inizierà così quel meccanismo di disgregazione dello smalto che porta poi alla sua distruzione (carie). E’ possibile riempire il fondo di queste “valli”, dopo averli ripuliti bene con la resina fluida, che non solo occupa fisicamente lo spazio dove potrebbe andare ad annidarsi la placca, ma rilascia lentamente fluoro. Sarà inoltre resa più facile la pulizia con lo spazzolino perchè la superficie del dente sarà più liscia riducendo ulteriormente il rischio carie.
La sigillatura è una procedura molto semplice da realizzare: dopo aver ripulito con un apposito spazzolino la superficie del dente, quest’ultima viene mordenzata (applicazione di un acido apposito che “apre” dei microscopici pori sullo smalto per permettere l’adesione del sigillante stesso), una volta isolato il dente dai liquidi salivari con del cotone o con una diga di gomma, si applica il sigillante che poi viene fatto indurire.
Si tratta di una procedura indolore, non invasiva, tanto è vero che non richiede alcuna forma di anestesia.
L’effetto preventivo della sigillatura diminuisce negli anni: da una protezione dell’87% scende al 65% dopo 9 anni.
L’efficacia nella prevenzione della carie dipende da quanto il sigillante aderisce sul dente. La principale causa di fallimento è la contaminazione da parte della saliva, cosa che può avvenire contestualmente all’applicazione del sigillante stesso. Una sigillatura ben fatta può anche rivelarsi definitiva. Il trattamento può essere ripetuto nel tempo, se il sigillante a causa delle forze masticatorie è stato in tutto o in parte consumato, con la stessa procedura della prima volta.
Il momento ideale per le sigillature è appena spuntano i primi molari permanenti, di solito fra i 5 e i 7 anni. E’ consigliata per tutti i soggetti, in particolare: più un bambino ha un’alta cario-recettività, maggiore è l’indicazione alle sigillature, non disgiunta da una buona igiene orale e alimentare. In conclusione, i sigillanti hanno lo scopo di isolare i solchi dentali e creare una barriera all’invasione batterica, attraverso un rimodellamento della superficie dentale che viene resa maggiormente liscia e idonea all’autodetersione e alla rimozione della placca quando ci si lava i denti con lo spazzolino. Le sigillature sarebbero anche in grado di bloccare lesioni cariose iniziali per progressiva sterilizzazione della superficie dentale: è stato infatti dimostrato che in caso di sigillatura di carie iniziali, i batteri perdono la loro vitalità con conseguente arresto del processo carioso.
La fluoroprofilassi alla poltrona
La fluoroprofilassi professionale consiste appunto nell’applicare con delle apposite apparecchiature direttamente sui denti un gel contenente un’alta concentrazione di Fluoro che rimane poi così a lungo in bocca e può esplicare la sua benefica azione. Si consiglia di eseguirla ogni 4-6 mesi.